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DANIELE CIAMBOTTINI
Daniele si racconta ... oltre la divisa
Ho incontrato il fantastico mondo dell'assistenza nel lontano 2003 e come succede nelle migliori storie d'amore é stato per puro caso; mi ero laureato qualche mese prima in economia del turismo ma, dopo un paio di colloqui per posti d'ufficio, non me la sentivo di 'sistemarmi' subito e sfogliando il giornale locale di annunci ne lessi uno che mi colpì proprio perché non sapevo minimamente di cosa si trattasse: "cerchiamo assistenti turistici"...non avevo mai fatto vacanze organizzate all'estero o in villaggi e solo al colloquio scoprì di cosa si trattasse..sulla carta, perché poi sul campo, Mallorca la mia prima destinazione, fu tutta un'altra storia e mi innamorai di questo lavoro.
Io l'ho sempre ritenuta una sorta di vocazione, questa esigenza di partire, di scoprire posti e culture differenti ma avendo sempre come priorità il prendersi cura del turista che in qualche modo é a te affidato per quella settimana:aiutarlo, consigliarlo, risolvere eventuali problemi, ascoltarne le lamentele.. Spesso mi é stato detto che sono di una calma e pazienza infinita, in realtà non é facile mantenerle sempre ma come sostengo sempre ne ho ancora una buona dose per andare avanti con questo lavoro.
In 17 anni ho provato un paio di volte a smettere,all'inizio ci sono stati inverni lunghi in cui non ho lavorato perché non c'erano posti a disposizione, ma non ho mai mollato e ho continuato ad ascoltare quella voce interiore che mi ha spinto a pazientare (appunto) e a riprendere la carpetta in mano appena possibile.
In tutti questi anni ho conosciuto tantissime persone tra colleghi, staff di animazione e cucina ed ogni volta che ci si rincontra o ci si sente riemergono i dettagli della x stagione e del posto, aneddoti e si creano legami forti poiché facciamo un lavoro sempre a stretto contatto e che spesso fa emergere il lato umano delle persone, con tutte le proprie fragilità .
A volte mi sono talmente immerso nei paesi dove ho lavorato da volermi fermare e mettere su famiglia..ma una volta ci si é messa di mezzo la rivoluzione in Tunisia, poi recentemente ero a Mauritius quando il covid ha cambiato tutto..qualcosa mi dice che devo restare single per il bene dell'umanità !
Sarò un sentimentale ma la destinazione preferita rimane sempre quella breve sosta (spero ritorni ad esserla quanto prima per tutti) a casa tra una stagione e l'altra, dove gli affetti di sempre, le mie radici, mi permettono di ricaricarmi in vista della nuova avventura.
Adoro fare foto e il poterlo fare unendolo al lavoro é un altro aspetto che adoro di questa vita, una delle mie preferite l'ho fatta a pochi km da Perugia, la mia città , in una uscita con mia madre al lago Trasimeno, dove ho passato tante estati da piccolo presso i miei parenti: nessun filtro, pure il gatto era lì per caso!